Niente Spotify. Niente Bluetooth. Solo un mangiacassette infilato nello zaino e la voce roca di Vasco a tutto volume. Erano gli anni delle trasferte di basket, delle amiche che stonavano felici, di papà che ci guidava con la pazienza di un santo. E Vasco? La colonna sonora della mia adolescenza. E, in fondo, anche della...