FUGGITE FATTUCCHIERE!

Oppure potrei esordire con un ‘scappate, scappate, le streghe son tornate’… paura?

Direi proprio di no… sapore antico… ormai non spaventa più, vero?

Vero?

Però intuisco che non è proprio così per tutti… quando si parla di Tarocchi qualche naso si storce e qualche cambio pagina non riesce ad essere evitato… dai rimanete con me ancora qualche attimo!

Forse è paura dell’ignoto, una paura che porta ad abbandonare certi temi un po’ scomodi e non troppo ‘apprezzati’ dai più. Forse è un paura indotta da anni di ‘terrorismo’ psicologico, forse ancora la semplice presenza di tanti truffatori che si approfittano delle persone non può far altro che spaventare.

Allora non posso che partire dall’inizio e dalla necessità di smontare le false credenze che ci bloccano nel guardare quel che accade intorno a noi. Se una cosa ci spaventa è meglio affrontarla, no?

Bisogna capire e conoscere per giudicare e così come per individuare chi agisce a fin di bene e chi invece è un venditore di false illusioni. Altrimenti o si rischia la dabbenaggine credulona oppure, all’opposto, la chiusura mentale verso ciò che è diverso.

Purtroppo io non so leggere i tarocchi, mi affascina però chi li legge e in generale sono curiosa e mi piace indagare.

E così ho avuto la possibilità di conoscere tante persone e scoprire che si legge tanto altro oltre ai Tarocchi: le rune ne sono un esempio… e addirittura i bastoncini di sambuco (ancor prima che venisse fabbricata la bacchetta di Silente…)

Quindi partiamo dall’inizio…

Innanzitutto possiamo tranquillamente affermare che i Tarocchi non siano carte comuni quanto invece siano da considerare come un ‘libro di figure’. E qui ai lettori di Tarocchi si rizzeranno i capelli in testa. Su, anche voi un po’ di pazienza.

Ogni libro, come è noto, racconta una storia, ebbene anche i Tarocchi lo fanno. Ogni figura viene rappresentata per la sua essenza, con tanti particolari a corredo che servono per fissarne il significato. Ogni rappresentazione quindi ha di per sé un significato che modula le sue sfumature quando viene affiancata a un’altra. Tra l’altro figura dritta o figura capovolta assume significato diverso. Sembrerà incredibile, ma non possiamo fermarci qui perché a ogni carta degli Arcani Maggiori viene associata una lettera dell’alfabeto, una parola nella lingua ebraica, un numero e un colore. Lo sapevate?

Perché dentro a ogni carta ci sono molti e molti significati.

E così affiancando tante figure con significati nasce una storia, ma la cosa bella è che invertendo l’ordine delle figure cambia la storia che può essere raccontata. Quindi mi piace pensare ai Tarocchi come a un libro multidimensionale con combinazioni diverse e quindi ovviamente una potenzialità pazzesca.

Allora immaginate chi deve raccontare queste storie: non esagero quando dico che dietro ai Tarocchi c’è un mondo nascosto e che bisogna studiare parecchio per scoprirlo davvero in tutti i suoi meandri!

Pensare che non si sa neppure chi, quando o dove vennero creati… come peraltro è sconosciuto il significato della stessa parola Tarocco o la sua origine linguistica.

Se ne parla nel quattordicesimo secolo, e si sa di per certo che proprio alla fine di questo secolo vennero banditi come gioco di carte.

Fino al XVIII secolo, i Tarocchi vennero assimilati a un gioco d’azzardo, facendo passare inosservato il loro senso profondo, tanto che i disegni vennero trasformati e mutilati. Nel 1700 ci fu chi cercò di riportarli ai disegni originali, così da portare alla luce i simboli e i loro significati nascosti.

Ed è così che i Tarocchi sono diventati un’opera alchimistica, cabalistica, astrologica e ogni società, ogni nucleo esoterico, ogni ramo della magia, ogni iniziato, ogni artista, ha provato la necessità di dipingere i veri Tarocchi… per farne emergere il significato più nascosto e riportare alla luce tutto quel che nel tempo era stato contraffatto.

Da duecento anni, sono apparsi oltre settemila giochi nuovi! Centinaia di carte antiche sono state salvate dalle biblioteche nella speranza di ricuperare le Lame di origine!

Quindi, trovandoci davanti a un conoscitore dei significati delle diverse carte, non pensate che sia affascinate ascoltare la storia che possono narrare a ognuno di noi?

Io penso che siano anche uno strumento di autoconoscenza e consapevolezza… ovvio però che ognuno ha una visione diversa.

Che ci si creda o meno, ammirazione per i conoscitori di quei tratti e dei loro colori: perché dietro a ogni simbolo si cela altro e si apre la porta dei significati antichi e della storia dell’umanità.

Chapeu ai menestrelli dei Tarocchi che affascinano con le loro capacità!! Ai cantastorie che leggono e interpretano.

Personalmente diffido dei divinatori, mi piace infatti pensare che nulla sia scritto e che tutto possa cambiare.

La vita è fluida. La vita è magia. Piena di sfaccettature.

Che i Tarocchi ci raccontino i loro segreti!

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