La violenza non è solo fisica

La violenza nella società umana è una componente da sempre presente, ma nella nostra società fatta di tecnologia e di rispettabilità, ha assunto connotazioni differenti, più sottili. Parlo di violenza psicologica, un mondo fluido in cui i confini sono rarefatti, non sempre riconoscibili da chi li subisce: caratteristica davvero subdola che aiuta colui che la esercita a crearsi alibi, giustificarsi. Si può quasi affermare che sia peggiore rispetto alla violenza fisica per la sua non netta possibilità di individuazione.

Quando poi questa avviene su una donna, beh, spesso veniamo tacciate di non comprendere lo scherzo. Siamo rassicurate dalle parole dell'altro che dichiara la massima stima, ma grande umorismo. Siamo noi a essere permalose, poco inclini ad andare oltre, tacciate di essere puntigliose e di prendere per vere le singole parole enucleandole dal contesto che appunto è un puro gioco. Riconosci qualcuno?

A casa o sul lavoro. Per strada o tra amici. Avviene ovunque. Ha logiche individuali, ma viene spesso esercitata dai gruppi.

Azioni di vessazione, scherno, umiliazione fino talvolta ad arrivare alla persecuzione.

Tante forme diverse.

Ma ciò che accomuna è il malessere della donna che la subisce, il disagio che prova, talvolta compromettendo non solo la prestazione lavorativa, ma anche la sua salute psicologia o fisica.

Il maltrattamento psicologico è, senza dubbio, una forma crudele di violenza perché è ambigua e porta a dubitare chi la subisce di esserne vittima. Le angherie e i soprusi psicologici sul posto di lavoro possono essere ancor più subdoli e difficili da inquadrare. Perché non ti aspetti che possano esserci!

Nella maggior parte dei casi di violenza psicologica colui o colei (perché arriva anche dalle donne) che la esercita isola sempre di più la sua vittima allontanandola dalle persone che di solito le stanno accanto. E su cosa agisce? Il senso di colpa. E una delle grandi conseguenze del maltrattamento psicologico nella vittima è l’incapacità di esprimere le proprie emozioni, il cosiddetto “mutismo emotivo”. Cosa significa? Che subisce in silenzio sentendosi colpevole e credendo di meritare il peggio. Arriva persino ad annullare le proprie emozioni per poter sopravvivere.

L’insonnia è uno dei problemi che presenta qualsiasi vittima di violenza psicologica. Tutto ciò a causa dell’ansia e dello stress provocati dalla situazione vissuta. In molte occasioni, i sogni si trasformeranno in incubi.

Quindi:

  • non sottovalutare il malessere che provi
  • approfondisci come viene esercitata la violenza psicologica
  • confrontati con le persone di cui ti fidi eventualmente con un professionista
  • non accettare quel che ti accade se ti fa stare male

Se hai bisogno di un confronto, contattami su uno dei miei canali. Mi farebbe piacere.

 

Mara W. Cassardo - Counselor

+39 3473443223

mwc@maracassardo.it

 

(articolo aggiornato)

 

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